Gennaio Mirabilia, Pour parler
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Con non pochi colpi di scena se ne sta andando anche Gennaio, che se siamo tutti d'accordo possiamo considerare una postilla del 2020, uno dei post scriptum che mi piacciono tanto. Un golpe alla Casa Bianca, una nuova crisi di governo in Italia nel bel mezzo di una pandemia mondiale e un furto di dati alla compagnia low cost di Vodafone, Ho.mobile, nei soli primi 30 giorni dell'anno, per fare qualche esempio. Ho subito pensato alla "teoria dell'incipit" di R. Carver: se è vero che è dall'inizio che si prevede tutto il racconto... si prospetta un 2021 sicuramente ricco di suspance.
Per adempiere ai miei buoni propositi su questa newsletter miscellanea e rimanere al passo con i tempi freneticamente statici, ho individuato i trend più interessanti di Gennaio. Non posso dirvi se sia stato un mese lungo o breve, ma posso tirare le somme e raccontrvi il suo meglio per me.
Questa volta non mi dilungo, e inizio subito a snocciolarli appena dopo avervi ringraziato per il supporto di queste settimane: in meno di un mese siete più di 100 lettori! Mi fa piacere vedere che tutto questo parler non è a senso unico.
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Dopo aver parlato della rilettura dei nostri armadi come simbolo del tempo che viviamo nella scorsa newsletter (se non l'avete letta potete recuperarla ), il trend dei tarocchi non potrebbe essere più coerente: chi non vuole conoscere il futuro in un momento in cui è già il presente a sembrare precario?
Non credo che i Tarocchi siano divinatori, ma semplicemente che l’incontro con gli Arcani maggiori e minori aiuti ad analizzare i propri pensieri e permette di fare delle scelte. Oggi abbiamo la sensazione di essere rinchiusi in questa "nuova dimensione" e il ricorso ai Tarocchi può essere una strada che ti dice: "vai avanti" (M. G. Chiuri).
Si introduce la spettacolarità esoterica della collezione Haute Couture SS21 di Dior, ispirata alla scaramanzia leggendaria di Monsieur Christian Dior, raccontata dallo stesso brand - sapevate che prima di ogni sfilata cuciva nei nuovi vestiti rami di mughetto di buon auspicio? L'incertezza e l'instabilità del presente si fondono con la mistica poesia dei vestiti su cui trovano spazio i segni zodiacali, le stelle e l'iconografia dei tarocchi di Bonifacio Bembo.
Per restare nell'ambito delle arti divinatorie, il 22 Gennaio è uscito su Netflix Fate: The Winx Saga - non senza un tuffo al cuore di tutti i nati negli anni '90 come me. Superpoteri, magie e formule, natura, fate (e streghe), profezie e sotterfugi, distillati... l'immaginario semantico è lo stesso, l'iconografia di riferimento pure. Telefilm da guardare, mentre riflettiamo sul fatto che abbiamo proprio bisogno di un deus ex machina; per ora ci limitiamo a cercarlo nei film.
Se a questo punto vi foste interessati all'argomento, o solo incuriositi, ho trovato su Corsi Corsari questo videocorso sui tarocchi, che avrà inizio il 23 Febbraio (siamo ancora in tempo). Altrimenti, per immergersi solo con la punta del piede, vi segnalo i profumi ispirati ai tarocchi "The Tarots", che descrivono in chiave olfattiva ogni carta del mazzo. Sarete voi ad essere scelti dalla carta, dopo un piccolo test... Io il mio l'ho già preso, pour parler.
Un account da seguire se volete partire proprio dalle basi? @catterina_fortuneteller, ha anche un podcast su Tarocchi&Psicologia e, spoiler alert, aspettatevi qualche cosa insieme tra me e lei.
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Mi sono chiesta se tra tutte le cose traducibili nel digitale il cibo potesse trovare un suo spazio vero: può il più sensoriale dei piaceri essere digital?
La risposta è sì, e non c'è nemmeno da ricorrere all'ASMR o al mukbang, shock. Sono addirittura gli Uffizi a darcene prova con l'iniziativa #uffizidamangiare, dal 17 Gennaio ogni domenica su Facebook (qui). Un cuoco sarà chiamato a cucinare una ricetta ispirata ad un'opera d'arte di natura morta a sua scelta, con l'obiettivo di illustrare il legame profondissimo tra enogastronomia e pittura, non senza l'intrigante stimolo a creare nessi concettuali tra natura morta e cucina, passato e presente, arte bidimensionale e tridimensionale. Dategli un'occhiata.
Per i puristi del visual food sui social, invece, suggerisco di sbirciare il nuovo account Instagram @sistabyisa di Isabella Potì, 26 anni all'anagrafe e 1 stella Michelin sulla guida. L'account rappresenta un personale spin-off sul pastry, con contenuti very chill e ad alto tasso di salivazione, ordinabili a Lecce e dintorni - per ora. Cuori deboli e non-pugliesi astenersi.
A proposito di stelle Michelin e di donne stellari, in questo Gennaio ONA è il primo ristorante vegano di tutta la Francia a ricevere la prima stella Michelin. Claire Vaillée, Head Chef di ONA, vince anche una stella verde, introdotta dal 2020 per premiare tutte le strutture che operano secondo pratiche etiche.
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Chi mi segue da qualche settimana ne ha già letto, ma rieccoci con la sostenibilità: mi limito ad indirizzarvi verso l'account più giusto da cui informarvi. Spesso il primo ostacolo della sostenibilità è proprio l'informazione: sono molti i fashion brand che millantano la circularity, ma pochi quelli che sono sostenibili per davvero.
@silviastella_ li seleziona per noi, li analizza, suggerisce cosa comprare per provare ad essere un pò più etici.
Tra i brand che mi sento sicura di poter nominare mia sponte ci sono AVAVAV e AriadnA: il primo è la scoperta di una mia personale fenomenologia, "the extension of your deepest fantasies and nightmares" che realizza capi in piccole quantità 100% da deadstock, tessuti di scarto delle grandi produzioni; il secondo è una antologia d'altri tempi, brand di handbags fatte a mano e totalmente personalizzabili di ispirazione rinascimentale, a tratti barocca.
A proposito di sostenibilità architettonica, invece, sta per essere inaugurata a Taipei la torre Tao Zhu Yin Yuan, progetto ideato da Vincent Callebaut la cui costruzione è durata più di 11 anni: grazie a 23.000 alberi che ricoprono i terrazzi dell'edificio, il grattacielo sarà in grado di assorbire fino a 130 tonnellate di diossido di carbonio all'anno. Anche i costi energetici saranno minimi con l'utilizzo di pannelli fotovoltaici e alla forma elicoidale del grattacielo, che favorisce naturalmente luce e ventilazione.
Dal Bosco Verticale di Boeri al Tao Zhu Yin Yuan di Callebaut: il futuro dell'architettura ha il pollice verde.
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Per oggi finisce qui, mi auguro che la vostra domenica sia iniziata con un buon caffè e con il piede giusto fuori dal letto. Ci risentiamo a Febbraio!
@sofiettes
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Come preannunciato, la canzone della domenica è diventata una playlist!
Si chiama Pour parler e la trovate qui.
L'ho avuta nelle orecchie nelle ultime settimane, e con me ha svolto bene il suo ruolo: ora la cedo a voi.
Fatemi sapere se vi piace, taggatemi su Instagram e facciamoci quattro chiacchiere. A me va sempre.
P.S. Ultima novità! Da oggi potete leggere e rileggere le vecchie newsletter, qui.