Aprile Mirabilia, Pour parler
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Si sente l'aria d'Estate, abbiamo fatto i conti con la Primavera, ci siamo messi d'accordo che per quest'anno va bene così. Siamo ad una svolta: è il giro di boa. C'è fermento, c'è aria di cambiamento e di qualche ora di sole in più per provarci. Non hanno bussato alla porta, l’hanno buttata giù con un calcio - si sa che i cambiamenti ci sanno fare, non amano i sussurri, piuttosto ti sputano in faccia. Sono solo quattro mesi, eppure. Il risultato è che l’entusiasmo aumenta, e chi ha voglia di fare ha tempo fino alle 22. Eh.
Se ti affacci alla finestra sembra tutto uguale quanto basta per lamentarti un pò e non sentirti in colpa, ma intanto inneggi alla primavera, all’estate che è già qui, c’è sempre il solito angolo di mezzo. Hai già comprato un sacco di vestiti online. Siamo diventati proprio bravi coi preparativi. Mi chiedo se lo saremo altrettanto con gli spacchettamenti, con le lavatrici di ritorno, quella roba lì che è fatta apposta per procrastinare. Però siamo ad una svolta: il mondo là fuori è cambiato rispetto a un anno fa e non ce ne rendiamo conto - in meglio o peggio? Sono io a chiederlo a voi questa volta. Si è concluso il 22 Aprile il progetto fotografico Project 365 di Zhong Lin, che dall’inizio della Pandemia ha deciso di pubblicare ogni giorno la fotografia del suo immaginario surreale e irreale, tutto disponibile sull’account Instagram, da cui emerge un’evoluzione del tempo matto in cui abbiamo sopravvissuto.
Forza e coraggio che dopo Aprile viene Maggio, e stavolta le premesse ci sono, o sbaglio? La speranza è l’ultima a morire. O è la panacea dei deficienti. Mh.
Più o meno, ecco un pò di cosa è successo ad Aprile, stavolta c'è tanta moda perché non vediamo l'ora di uscire e se usciamo vogliamo uscire bene. Ve l'ho detto che siamo diventati bravi a prepararci, pour parler.
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Sex is back. And it’s sexy.
Dopo un anno di isolamento, solitudine e distanziamento sociale abbiamo tirato le somme ed è stato chiaro che siamo tutti stufi di vivere in 2D. Siamo tornati alle origini: il contatto umano torna ad essere la cosa più importante. Era inevitabile che i brand puntassero su ciò che è diventato idealizzato, a tratti proibito - siamo tornati ai tempi delle mele e di Adamo&Eva?
Nasce un nuovo concetto di new love normality, dove la rappresentazione dell’amore si spoglia (letteralmente) di ogni remora e di ogni pudore, in favore di lingue e saliva, bocche aperte e mani sui fianchi e un pò più giù. Dall’Amour di Jacquemus alla campagna When Together di Diesel, al Love is Love di Dolce&Gabbana, al Love Love & Love di Gucci: sick, explicit & crazy love, ricordate? Per tutti i nuovi arrivati, qui la newsletter.
Siamo dentro un nuovo immaginario amoroso che è lontano dall’epica cavalleresca e dal Dolce Stil Novo, ed è più simile alla Lirica Eolica dell’antica Grecia. Stanno venendo a galla vecchi taboo e vecchi stereotipi: sappiamo guardare solo ciò che è sotto ai riflettori, ma almeno guardiamo. L’amore è etero, l’amore è per i giovani, per quelli belli. E se non fosse così?
Con l'intenzione di scardinare tutti questi preconcetti nasce il progetto fotografico “Let’s Talk the Joy of Later Life Sex”, collaborazione tra l’associazione Relate e il fotografo Rankin, che immortala 5 coppie nude, o quasi, di anziani colti nella loro intimità per abbattere il taboo dell’amore tra non-più-giovani: the years are going up, but you’re still going down. Qui il video ufficiale - guardatelo, e fate la prova del nove.
Il punto è che abbiamo tutti bisogno di amore, ora più che mai.
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È la rivalsa delle nonne premurose.
Copriti il collo che fa freddo, dicevano, e tu le scansavi con quello sciò sciò di consuetudine che si accompagnava bene alla spavalderia dei dodici-tredici-quattordici anni che avevi. Passa il tempo e il freddo aumenta. Il raffreddore pare non sia più di moda, soprattutto di questi tempi. Per fortuna, ci pensa la moda a risolvere le nostre paturnie da portatori di collo scoperto: arriva il foulard a invadere l’armadio, occupare le grucce di legno dell’Ikea. Sono raffinati, delicati, preziosi e ci danno quell’aria un pò retro-chic da brave signorine e da bravi signorini. Se avete saltato le lezioni di bon ton della nonna niente paura: sul profilo della retro-chic d’eccellenza @cliobargellini un intero contenuto in evidenza dedicato alla mise-en-place del foulard. Per qualche idea su come indossarlo: @caterinaferrari_ - a proposito, qui la newsletter insieme in cui parliamo di stile personale.
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Il mio brand preferito tra i preferiti è @vivaioauro_montefiore, un progetto nato nel cuore fiorito dell'Emilia Romagna dalla passione per l’arte bucolica di Arianna e Matteo, una combo collaudata di textile designer-pittore che realizza foulard 100% seta con illustrazioni ispirate alla campagna - cou cou, ci hanno regalato un bel codice promo valido da oggi a domenica 09/05: POURPARLER10!
Oppure, i FouLara di @lara_lcp con cui arte e moda sfumano insieme, reinterpretando in chiave nuova il mondo: un foulard e al tempo stesso un origami che in base alle diverse pieghe cambia apparenza, colore... zucchine su un foulard? Perchè no! Se invece siete affezionati all’iconica bandana paisley ecco l’upgrade che stavate cercando: @fg_besisters per bandane con merletto, eccezionale!
Da ora in poi quando esci di casa, ricorda gli essentials. Cellulare? Preso. Portafoglio? Preso. Occhiali e air pods? Presi. Foulard? Ma oui!
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Tiro ancora in ballo le nonne, back to the future.
Nel 2021 abbiamo capito in definitiva che tutte le indicazioni intonateci da bambini erano una sorta di almanacco dei trend che sarebbero venuti negli anni ‘20: dopo i foulard, il crochet che da centrino diventa il non plus ultra della moda primavera/estate 21. Meglio fare subito mente locale di tutti gli altri dettami di famiglia, magari diventiamo trend setter.
A proposito del crochet: the more, the better. Dalle passerelle di Marco Rambaldi a Fendi a Ulla Johnson a Christian Dior a Valentino. Via libera a triangolini, borse da mare e borsette da sera, bucket hat, portamonete, vestiti e top: la conditio sine qua non è che siano handmade. Sapevate che come tutti le attività manuali lavorare a maglia combatte l’ansia e riduce lo stress del 25% grazie alla grande concentrazione che richiede? Metteteci anche che indossare un indumento o un accessorio all’uncinetto ci ricorda subito l’infanzia - quel periodo in cui eravamo più spensierati e il problema più ostico era la scelta dolce-o-salato per merenda - e lo stress non ci ricordiamo più cosa sia.
Se vi ho convinti a provare il trend, vi indico alcuni mini brand di crochet interessanti (e rigorosamente handmade) del momento: vi ho già parlato delle Mini Granny di @bice_filati, ma vi invito a scoprire i cappelli e gli accessori del brand, che nasce dall’amore madre/figlia raccontato attraverso gli intrecci di fili; le borse di @lecorazon, altro progetto madre/figlia con la passione di creare borse all'uncinetto coloratissime e perfette day to night; la gonna zigzag di @aeknitters, che sforna nuovi pieces ogni lunedì; le borsine della spesa di @knit_pampas; i gilet totalmente customizzabili di @crochelen_.
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Quando pensi che l’erba del vicino è sempre più verde, pensa che in Inghilterra c’è l’eterno-erede-alla-corona-Carlo-Principe-del-Galles che a settantatré anni suonati (e una discreta somma di decenni vissuti col fiato sospeso attendendo di andare a palazzo) sta ancora aspettando il suo momento. Forse la Regina non immaginava di essere la regnante più longeva della storia. Sicuramente, non poteva immaginarlo Carlo. Però secondo me Filippo qualcosa sospettava.
A proposito di kings and queens, un passaggio di corona anche per Janet Jackson, che dopo anni di reticenza ha accettato di mettere all’asta più di mille oggetti legati alla sua carriera e alla sua vita personale: “tenevo tutto archiviato nell’armadio, e mentre lo svuotavo ho sentito che è ora di lasciare andare quella parte di vita”. Visto? Anche per lei il decluttering si è rivelato illuminante!
Comunque, nobili notizie anche dall’Italia: sono stati messi in vendita ben cinque castelli sul suolo italiano, perfetti per tutti coloro che da grande voglio fare il/la principe/principessa. Chi non ha peccato scagli la prima pietra. La scelta è ampia e variegata: per gli amanti dell’architettura neo-gotica - della combo tartufo/Nebbiolo per tutti gli altri - c’è il maestoso castello di fine Ottocento nelle Langhe del Barolo; una fortezza medievale di circa 2.500mq a due passi da Assisi per chi lo spazio non è mai troppo; il Castel Valer nella Val di Non con un antico fossato a delimitare l’ingresso e quindici camere da letto (e rispettivi bagni) per chi ha sempre ospiti a cena - poi vi voglio vedere a cucinare per venti. Per le anime solitarie c’è la spiritualità di un castello medievale nel cuore del Chianti, isolato e scampagnato quanto basta per scordare il rumore della città ed immergersi nella natura; poi il castello Doria a Loano, risalente ai primi del 1200 con campo da tennis, sala da biliardo, undici stanze da letto e una cappella privata. Insomma, avete l’imbarazzo della scelta.
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A quanto pare, dopo aver sdoganato l'eleganza e la tradizionale imbalsamatura di Sanremo anche gli Oscar cambiano musica: nessuno si veste più bene, a detta degli esperti. L'hanno definita una collective shrug da parte dei brand- una scrollata di spalle senza ritegno, per dirla facile. Tuttavia, la cosa interessante è che per la prima volta una donna di colore (Chloé Zhao) abbia vinto il riconoscimento di "Best Director" e che Youn Yuh-Jung sia stata la prima attrice asiatica ad aver vinto l'Oscar, nonché la prima attrice coreana ad essere in lizza per la nomina.
La tennista Naomi Osaka lancia la sua linea di skincare e solari pensata per proteggere la pelle scura: "per me non significa solo essere un portavoce, questa è un'esigenza di salute". Il brand si chiamerà Kinlò: entrambe le sillabe significano "oro" in giapponese (kin) e in creolo haitiano (lò).
Ultima, ma non per importanza: Sailor Moon arriva sul monitor del pc! Netflix ha appena annunciato l'arrivo del film Sailor Moon Eternal il 3 Giugno per celebrare i 25 anni dall'uscita dell'ultimo lungometraggio anime della saga. Potere del cristallo di luna vieni a noi!
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Per oggi direi che possiamo salutarci.
Vi aspetto domenica prossima sugli stessi schermi, ma con parole diverse.
Se vi va, chiacchieriamo su Instagram: io non mi stanco mai di scrivere, figuriamoci di dire. Pour parler. E buon Maggio.
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La canzone della domenica: Just Jack - Stars In Their Eyes.
Qui la solita playlist di Pour parler.