Newsletter Epilogo, Pour parler
Ciao Lettore di Pour parler.
Questa volta non ho uno script a guidare le mie battute picchiettate sulla tastiera, darò spazio all'improvvisazione che da un po' fa capolino nella mia vita, pour parler.
Mi immaginerai come un gatto nevrotico che batte sulla tastiera - e un po' me lo sarò meritata. Fantascienza e zoologia a parte, è più o meno così. Comunque.
Come avrai letto dal subject di questa mail (il titolo della newsletter, ndr) siamo arrivati alla fine, al momento dei titoli di coda, e dei ringraziamenti per la stagione passata: bravi tutti, grande impegno, da qui si può solo salire... le frasi fatte sono il mio forte. Come le serie tv migliori, o i libri in cui restiamo incastrati fino alla fine o [ inserisci qui tutto quello che più ti piace] siamo arrivati all'epilogo. Il gioco è bello quando dura poco? Forse.
Ora inizio la mia digressione - con tutto quell'equilibrio artistico che ho concentrato nelle scorse newsletter ho dimenticato di farli uscire dalla mia testa, andare oltre la punta delle dita che premevano la "a" e la "e" del computer. Un'immagine demodé.
Sì, la digressione, hai ragione. Ho appena ricordato che proprio la prima newsletter di Pour parler si chiamava "Newsletter Pilota", come fosse una serie tv: senza volerlo, giuro, tutto fila. Questione di improvvisazione, dicevo. Il punto è che a volte bisogna delegare un po' al mondo per far quadrare meglio le cose: se ci si riesce nella giusta misura è perfetto.
Ma perché Sofia, perché ora?
Con inaspettata modestia non mi aspetto questa curiosità da parte dei miei venticinque lettori (che in realtà sono diventati quasi mezzo migliaio, ndr) ma lasciatemi un po' di licenza poetica per questo momento di pàthos. Dicevo, perché ora: perché io voglio il Sole e perché voi volete la domenica e perché io-e-voi-insieme vogliamo il tempo. Il tempo di scottarci, il tempo di bere qualcosa di freddo, il tempo di restare a galla, il tempo di dimenticarci le chiavi di casa, il tempo di indecisione davanti all'armadio, il tempo di guarire dai giorni scorsi, il tempo di imparare come si viveva prima, il tempo di giocare a fare i grandi e il tempo di tornare a fare i bambini (c'è differenza? ndr), il tempo di avere il tempo di annoiarci. Il tempo di capire che la noia è una cosa preziosa se non ci spaventa: serve a stimolarci da dentro, è una non-energia viscerale ed è potentissima. A me serve ricordarmela per trovare la forza di allontanarmene, periodicamente come un il giro di un orologio o come la ripresa di fiato.
Pour parler va solo in vacanza, quindi - vi avevo detto di lasciarmi un pò di pathos. Tanto rumore per nulla.
Nel frattempo non riesco a sparire, i vostri messaggi mi hanno trasmesso troppa positività per far finta di nulla e io sono troppo curiosa di conoscervi. Allora facciamo così: io vi aspetto su Instagram (mi trovate come @sofiettes, tutti i giorni e con molte meno parole, giuro). Qui la domenica mattina ci sarà un nuovo format con il nome di Pour parler (on a vacation): per parler di tutto ma questa volta insieme - se vi va facciamo un pò e un pò, io però vi chiedo di non esigere puntualità. Improvvisazione, appunto.
Pour parler tornerà nella vostra casella di posta a Settembre, puntualissima e con tante novità che non vi posso raccontare non per via dello spoiler, ma perché ancora non le conosco. Dicevo, l'improvvisazione. Con il rumore del mare le idee stanno tanto bene.
Ai nuovissimi-issimi arrivati benvenuti (e arrivederci, per il momento). Raccontiamoci, io non vedo l'ora.
Ora dico l'ultima e poi smetto di picchiettare sulla tastiera: per tutti gli estimatori della playlist Pour parler ho una surprise surprise. Clicca il bottone per ascoltare la nuovissima playlist Pour parler (on a vacation). Perfetta da ascoltare con la testa tra le nuvole e i piedi nell'acqua, ça va sans dire.
Non vi ringrazierò per la vostra fiducia e per l'affetto dimostrato, non vi racconterò l'emozione nel leggere i vostri DM, non vi dirò che vorrei abbracciare ciascuno di voi a partire da chi c'era da Gennaio e poi procedere con chi si è aggiunto lungo il percorso. Non è il vero finale di stagione di una serie tv e nessuna lacrima verrà versata (forse, ndr). Teniamoci in contatto, ma per davvero.
Qui la buon vecchia playlist Pour parler, compagna di caffè della domenica e molto di più. Non scade, ma non ha la pretesa di essere eterna: il gioco è bello quando dura (non troppo) poco, e lei lo sa.