di Sofia Tolentinati, Nov 2023, n.30
Benvenut* o bentornat* su Pour parler, Caro Lettore - mi sembra opportuno fare gli onori di casa, ndr. Prima di tutto, piacere di averti nella community di quelli che per me resteranno sempre i 25-lettori-manzoniani, da cui ho preso in prestito l’epiteto di Caro Lettore, pour parler. Eppure siamo 1000. Eh. Come vola il tempo quando ci si diverte.
Spoiler: se inviti qualche amic* ad iscriversi inoltrandogli questa mail eviterai sicuramente la scena muta durante l’aperitivo di stasera. Ma hai letto su Pour parler? Te lo assicuro.
Quante cose possono succedere tra un invio di Pour parler e l’altro? Tante, Caro Lettore.
Mentre ricevi questa newsletter io sono in viaggio: mi trasferisco a Milano - sarà l’occasione per presentarti la mia erre moscia, ça va sans dire.
Mentre ricevi questa newsletter, qui siamo diventati 1.000 - più degli abitanti di un paesino dell’interno marchigiano. Merci.
Cercando di stare al passo coi nuovi acronimi della città, il lessico di quartiere e i posti più cool in cui fare brunch, giuro che cercherò di non cadere nella FOSO (Fear Of Starting Over).
Nell’indecisione della sigla di questa puntata scelgo egoisticamente una colonna sonora a 90bpm che mi faccia sogghignare. Non me ne volere, fidati e schiaccia play per una domenica closer to God.
🎮 #NPC: ho sentito ripetere ‘0 cor sacr ‘e San Gennar’ per 20min (poi basta, ndr)
Nel mezzo del cammin di una notte infrasettimanale senza sonno, ho sentito ripetere “O’ cor sacr ‘e San Gennar’ / Uoooh che paur / Uoooh che paur!” per 20min in live su Tik Tok (poi basta, ndr). Ho scoperto che si chiamano NPC, che sono cringe e che piacciono a tantissimi.
NPC è l’acronimo di Non Playable Character, ed è la letterale imitazione delle comparse “non giocanti” dei videogiochi, che si muovono in maniera ripetitiva/stereotipata e interagiscono solo se interpellati.
Così i #PerTe di Tik Tok, già ricchi di contenuti stream di videogiocatori, sono ora invasi dalle live di Creators che si comportano come robot e che interagiscono solo se l’utente al di qua dello schermo diventa suo follower: la nuova dimensione del multiplayer.
In America @pinkdoll (8.3M like) è chiamata dai suoi utenti “Regina degli NPC”, ma il trend arriva in Italia con Giuliana Florio, Creator napoletana che ha aggiunto le sue sfumature partenopee alle interactions tanto amate dai suoi follower, come ‘o core sacr ‘e San Gennar’ o camm’ fa o’ Tikke Tok e facimml bbuon.
Enable 3rd party cookies or use another browser
In live questi Creator ottengono premi (donazioni monetarie o follow) per fare qualunque cosa l’utente voglia, che sia salutarlo o ripetere una frase emblematica e, soprattutto, per “rompere il personaggio e rispondere a una domanda”. Ad interessare i fruitori del trend, infatti, non sembra essere il personaggio NPC quanto piuttosto la persona reale che, nella costruzione/decostruzione stessa del personaggio, compiace l’utente. Per farla semplice: interessa il fatto che una persona reale sia disposta a diventare un robot e ad essere controllata in cambio di qualcosa - un feticcio di controllo di vecchia data, ndr.
Per quanto criticato e incompreso dai più sulla piattaforma, queste live raggiungono i 10K di utenti che, se si considera anche l’orario sempre intorno alla mezzanotte, è un numero folle. Senza voler trovare una spiegazione ma limitandomi a sollecitare riflessioni, chiedo a te, Caro Lettore: ci sentiamo così impotenti verso le nostre vite che controllare quella degli altri anche solo per qualche secondo ci rasserena? Pour parler.
👕 In #SubwayShirt we trust
La #SubwayShirt, hashtag da 31M di views su Tik Tok, è ormai un (triste, ndr) trucchetto utilizzatissimo dalle giovani ragazze americane per difendersi da catcalling e molestie nella vita urbana.
Una moda amara che prevede l’add-on di una tshirt oversize e non-aesthetic che copra l’intero outfit cambiandone le proporzioni e nascondendo più lembi di corpo possibile. Nascondersi/alterarsi diventa un modo per sentirsi più al sicuro sotto gli occhi di una pericolosità che stride con la libertà d’espressione e il personale senso estetico e che, ahimè, non risulta né più né meno sicuro di uno spray al peperoncino, ma almeno distende i nervi.
Dal Guardian: "Ho imparato presto che posso andare in giro e fare quello che voglio, purché sia coperta”. Sad sad story.
Enable 3rd party cookies or use another browser
*Qui una subway t-shirt appositamente creata con taglie fino alla 5XL e ad un prezzo davvero accessibile. Io ora che sono a Milano porterò nella borsa la mia di Marilyn Manson, pour parler.
📱 Daily: un altro social anti-Instagram
Che non si dica che non ci hanno provato, Caro Lettore.
Se c’è un esempio della resilienza degli app-creator è la “digital strategy” di corrompere gli utenti di Instagram e dirottarli in altre stanze sociali, meno invasive e più ethically correct - e che meno compromettano la salute mentale, ndr.
Dopo Clubhouse e BeReal, la nuova nemesi di Instagram si chiama Daily e usa l’iconografia del diario (segreto o di bordo, fate vobis) per condividere veloci daily updates fotografici con amici e familiari, senza l’uso di vanity metrics (come like e commenti). Voyeurismo allo stato puro, ça va sans dire.
L’app è già usata da appena 50K utenti e come responsabile della sua crescita è stato appena assunto Brendan van der Vossen, ex-executive di VSCO. Stay tuned.
🎀 Robe da donna: due trend
Tra autodeterminazione e stereotipi, in un valzer ossimorico di statement sui social proliferano i trend a sfondo femminile e che contengono nel nome la parola “girl”.
Dopo aver parlato nella scorsa newsletter di #GirlMath e #GirlDinner (leggila qui) è il turno del #GirlfriendEffect, un trend da 153M di views che consiste nel confronto tra il prima/dopo essere in una relazione del proprio fidanzato. Qui ovviamente l’estetica è al primo posto, e se in evidenzia sono il taglio dei capelli, il modo di vestirsi e la comunicazione non verbale, in nessuno di questi video l’attenzione è sul cambiamento caratteriale o comportamentale.
Enable 3rd party cookies or use another browser
Ancora, un trend che gioca sui ruoli di coppia è il “doing wifey duty on a girlfriend salary”, letteralmente “fare doveri da moglie con un salario da fidanzata”. Ça va sans dire che si tratta per lo più di mansioni da casalinga, come piegare vestiti o pulire la casa.
Enable 3rd party cookies or use another browser
Complaining a parte, Caro Lettore, capisco l’intento ironico e pop dei trend appena citati, ma citando Einstein, le risate che questi video suggeriscono nascondono la reale concezione anacronistica dei “doveri di moglie” e dell’influenza che la donna debba avere all’interno di una relazione, che è quella di “abbellire” e innalzare il proprio partner. Che fatica.
🗝️ Cose che ho fatto, visto e altre quisquilie
Ho visto su Disney+ questo film sulla mia villain preferita
Ho comprato questo blush e non me ne pento
Ho riso tanto con questo video
Ho cenato qui il giorno del mio compleanno
Ho iniziato a leggere questo libro che mio fratello mi ha regalato
Ho acquistato questo profumo (e lo amo, ndr)
Vorrei comprare questa t-shirt, eh sì
Ho letto questo interessantissimo articolo su FOMO, JOMO e FOSO
Ho scoperto #GutTok: lo spazio di Tik Tok dedicato alle hot girls che soffrono di intestino irritabile (spoiler: conta 1 miliardo di views)