💌 Pour parler di Fromage, Salade, Carottes e altri detti con la Erre Moscia
Occupati delle tue cipolle, ndr.
di Sofia Tolentinati, Mag 2023, n.23
Benvenut* o bentornat* su Pour parler, Caro Lettore - mi sembra opportuno fare gli onori di casa, ndr. Prima di tutto, piacere di averti nella community di quelli che per me resteranno sempre i 25-lettori-manzoniani, da cui ho preso in prestito l’epiteto di Caro Lettore, pour parler. Eppure siamo 760. Eh. Come vola il tempo quando ci si diverte.
Spoiler: se inviti qualche amic* ad iscriversi inoltrandogli questa mail eviterai sicuramente la scena muta durante l’aperitivo di stasera. Ma hai letto su Pour parler? Te lo assicuro.
Un piede indaffarato, una sigaretta all’ultimo tiro, il panorama acciaccato dal vetro della finestra: la bellezza di mancarsi, Caro Lettore, tu l’hai mai provata?
Ci attende una Primavera fugace, di ricordi frettolosi del tipo “corri corri vivi che tra poco non c’è più”: una manciata di polline, qualche folata di vento tra i capelli - le vent nous porterà.
Senza perdere altro tempo, arriviamo alle cose serie: un chiacchiericcio con la erre moscia. Un, deux, trois - sigla!
🧀 “En faire tout un fromage”
Letteralmente “fare un formaggio intero”, ndr.
Per quei Cari Lettori così nuovi da non aver mai letto un riferimento al mio mix genetico francese, sono francese, et voilà. Mamie, come chiamo la mia nonna che non mangia pane ma baguette, me l’ha ripetuto per tutta l’infanzia che faccio un formaggio intero per tutto, che sono melodrammatica. Oggi dico che sono del segno della Bilancia, ça va sans dire.
Questa espressione francese si usa per chi drammatizza, esagera su situazioni che non sono poi così importanti - da meritare il consumo di un’intera forma di formaggio, ndr.
Ad Aprile ho pensato spesso che magari sarebbe bastata una fetta, e ora lo chiedo a te: quante volte esageriamo seppur non dovremmo, quando ci scappa di mano il senso della misura?
Ad esempio, in questo reel Francesco Oggiano parla della (in)giustizia della gogna mediatica, un metodo medievale che vessa la persona incriminata attraverso umiliazioni pubbliche.
Ci siamo indignati per la campagna Open To Meraviglia più per il budget investito o per l’idea? Mi chiedo, se la campagna fosse costata 1M le critiche sarebbero state più gentili e meno manichee?
L’interesse dell’audience di Tik Tok per i venditori-porta-a-porta-new-age sarà forse eccessivo? Se hai aperto la piattaforma nelle ultime 3 settimane scommetto che sarai incappato almeno in uno di questi video: video di cambio pellicola del cellulare (lucida, opaca, opaca privacy o lucida privacy?), video dalla pescheria (buongiornissimo caffè reloaded), video di venditrici che mostrano vestiti per bambini indosso a bambini.
È un’espressione che mi affascina da sempre, Caro Lettore, questa del formaggio, come tante altre che mia nonna mi ripeteva da bambina. Ti propongo qui una selecta, magari ti viene voglia di usarle al bar, pour parler.
🥬 “Raconter des salades”
Letteralmente “raccontare frottole”, ndr. Ma anche se si ingigantisce va bene lo stessooooo (cit.).
Se non ti sei ancora martinizzato, non conosci Gigi Pescheria e non trovi un nesso tra le parole “Monelli” e “Kids”, forse il tuo algoritmo social si sarà settato su un altro dei gasatissimi digital trend degli ultimi mesi: dal #TikTokMadeMeBuyIt al deinfluencing things you don’t need to buy, i nuovi content creator ti influenzano sugli acquisti da non fare, ma non chiamarli “influencer”. È un hashtag che conta 565M di visualizzazioni su Tik Tok e di cui ho scritto qui per K Magazine.
Ora che ci fanno advisoring pure su cosa non fare, quanto forte dovremo gridare la prima persona singolare IO?
🥕 “Les carottes son cuittes”
Letteralmente “le carote sono cotte”, a significare che non ci sia più niente da fare: un alea iacta est pronunciato con la duckface.
Concedimi un semplice volo pindarico, Caro Lettore, un banale collegamento con una ricetta salvata su Instagram del glicine fritto. Eh.
Sul tema dell’inesorabilità, invece, un curioso trend che arriva dal nord: lo Swedish Death Cleaning, una pratica di riordino e decluttering di tutte le cose accumulate nel corso della vita per evitare che se ne debba occupare qualcun altro qualora morissimo all’improvviso.
E ancora:
🌾 Rouler dans la farine: letteralmente “rotolato nella farina”, un’espressione gentile per indicare che si è stati truffati.
🍳 Ne pas faire d’omelette sans casser des oeufs: letteralmente “non puoi fare un’omelette senza rompere delle uova”. No pain no gain. Ma anche chi non risica non rosica - sia mai che i gusci finiscano nell’omelette.
🧅 S’occuper de ses oignons: letteralmente “occuparsi delle proprie cipolle” (cioè degli affari propri), nota come uno dei dogmi più utili per vivere serenamente in Francia, merci.
Due cose si evincono:
1) i francesi sono così enfatici che hanno coniato espressioni molto vivide e della quotidianità per esprimersi
2) per i francesi il cibo è una cosa seria, for real.
🗝️ Cose che ho fatto, visto e altre quisquilie
Due tra i miei gruppi musicali preferiti insieme in questa intervista: is this heaven?
Questo è il biscotto più venduto in Italia.
Se hai mai desiderato vederti in versione Barbie, puoi usare questo generatore.
A proposito di Barbie, è uscito il trailer ufficiale del film che uscirà a Luglio in America.
Ho visto questo film che sarà sicuramente uno dei film più belli che ho visto nel 2023.
E poi anche quest’altro, che sicuramente mi ha spinto ad essere più indulgente al semaforo.
Kim Kardashian sarà nella nuova stagione di American Horror Story e non c’è niente da cliccare. Va bene dai, ecco il post.
Non è scientificamente vero che servono 10.000 passi al giorni.
Qui puoi ascoltare in real time la radio in tutto il mondo, ti basta fissare una puntina sulla mappa.
Random facts sulla moda.
Una collezionista di The Row, eh.
La sua bio: “I’m 57 and I love fashion”.
Ti chiedi mai perchè sei single? Loro lo fanno.
Mi sgranchisco le dita che digitano da un pò a dire dal 6% di batteria rimanente e ti confesso che quella del formaggio rimarrà la mia espressione preferita, Caro Lettore. Combattere la latente intolleranza al lattosio a suon di fettine-ine di fromage è il mio gesto rivoluzionario. Ah, la resilienza.
Ho una domanda per te, Caro Lettore, dettata dal curioso picco di letture di ogni mercoledì, vorresti che cambiassi il giorno di invio della newsletter dalla domenica al mercoledì?
“En faire tout un fromage” credo diventerà uno dei modi con cui inizierò a descrivermi da adesso in poi! Bel numero Sofia!